Dal 2014 può essere nominato amministratore di condominio solamente chi è in possesso di specifici requisiti e competenze, da acquisire frequentando gli specifici corsi di formazione predisposti da numerosi enti accreditati. Questa particolare tipologia di corsi ha la finalità di fornire a tutti coloro che vorrebbero intraprendere questa carriera, le conoscenze basilari a livello amministrativo, giuridico, fiscale, gestionale e contabile, indispensabili per riuscire a svolgere questo lavoro con successo.
Le stringenti disposizioni introdotte dal Ministero della Giustizia con il DM 140/2014 richiedono la formulazione di offerte di formazione strutturate e complete, che possano soddisfare le richieste di legge e creare professionisti concretamente idonei a gestire le delicate questioni condominiali. Ma come si svolgono questi corsi e quanto durano?
Come si svolge un corso per amministratore
Chi desidera diventare amministratore di condominio deve inizialmente frequentare un corso iniziale di 72 ore e, in seguito, seguire corsi di aggiornamento annuali della durata di almeno 15 ore ciascuno, che gli permettano di tenersi aggiornati con costanza sulle ultime novità della materia.
Alla fine di ogni corso il candidato è obbligato a sostenere e superare un esame finale, presso la sede che preferisce, che possa accertare l’assimilazione reale delle nuove competenze e informazioni essenziali per la professione. Una volta terminato il percorso di aggiornamento l’ente di formazione provvederà a inviare all’amministratore di condominio una certificazione attestante il superamento del corso di aggiornamento ai sensi del DM 140.
Può frequentare questi corsi chiunque abbia i requisiti fondamentali per diventare amministratore condominiale, tra cui ad esempio la residenza in Italia, la maggiore età e l’assenza di condanne contro la pubblica amministrazione o il patrimonio.
Come scegliere un corso valido?
È oggi complesso riuscire ad orientarsi tra i numerosi corso di formazione e corsi di aggiornamento per amministratori di condominio che vengono proposti ogni giorno sul mercato. Come scegliere il migliore? Un’idea è quella di seguire alcune linee guida essenziali, che permettono di stare alla larga da eventuali truffe o corsi non propriamente validi in termini di formazione.
Una caratteristica essenziale di questi corsi di formazione è che il monte ore dev’essere sempre verificabile: è necessario cioè che sia il corso iniziale che i corsi di aggiornamento abbiano un quantitativo di ore almeno pari a quello stabilito dalla legge, pena la non verificabilità delle abilità necessarie per svolgere questa professione. Sia che i corsi si tengano in aula, sia che vengano proposti modalità e-learning, le ore devono essere cronometrabili e accertabili.
Prima di iscriversi a un corso per amministratori di condominio è utilissimo anche verificare quali sono le materie trattate, in modo da essere certi che includano tutte le informazioni che si desidera acquisire. Infine, è possibile Informarsi sui docenti che terranno i corsi, in modo da rivolgersi solo a scuole che hanno, come insegnanti, professionisti che lavorano sul campo e che sono costantemente aggiornati a loro volta sulle ultime novità di questo comparto così complesso.
Quanto costa un corso per amministratore di condominio?
Generalmente è possibile trovare, in rete o attraverso le più affidabili fonti offline, dei corsi per diventare amministratore di condominio che costano dai 200 ai 400 euro. Facendo una rapida ricerca è possibile individuare quello più adatto a sé, sia in termini di argomenti trattati, sia in termini di vicinanza geografica alla propria zona di residenza.
Tra i costi da considerare, per chi vuole diventare amministratore di condominio, vi sono quelli relativi alla procedura di attivazione della Partita IVA, essenziale per regolarizzare la propria situazione fiscale, pagare tasse e contributi e proporsi come professionista autorevole sul mercato.
Oggi è possibile farlo con estrema semplicità, rivolgendosi ad un servizio “all inclusive” come Fiscozen, che si occuperà dell’apertura di una partita IVA e metterà un consulente fiscale a disposizione del cliente per qualsiasi esigenza. Un modo snello per gestire la propria fiscalità e non commettere passi falsi, né in fase di avvio, né nell’amministrazione di obblighi, scadenze e adempimenti.